Assessora alla cultura e alla pubblica istruzione del Comune di Nardò in Puglia, Renata Fonte è stata la prima vittima innocente di mafia del Salento. Uccisa perché si era opposta alle speculazioni edilizie del parco naturale di Porto Selvaggio.
A lei ieri l'amministrazione comunale di Trezzano sul Naviglio, con il patrocinio di Avviso Pubblico, ha intitolato un bene confiscato. È destinato a ospitare i familiari delle persone ricoverate negli ospedali milanesi.
Alla cerimonia era presente, in rappresentanza di tutta la comunità basigliese, la sindaca Lidia Reale: "Ho voluto testimoniare l'importanza di un impegno condiviso degli amministratori locali anche nella memoria. Restituire alla collettività dei beni confiscati alla criminalità organizzata è il segno tangibile che la legalità può e deve vincere".