BASIGLIO COMMEMORA BORSELLINO E GLI AGENTI MORTI NELLA STRAGE DI VIA D’AMELIO
«Ti dico solo che loro possono uccidere il mio corpo fisico e di questo sono ben cosciente. Ma sono ancora più cosciente che non potranno mai uccidere le mie idee e tutto ciò in cui credo!»
Il 19 luglio 1992 il giudice Paolo Borsellino è stato ucciso dalla mafia in un attentato a Palermo, in via D’Amelio. Con lui sono morti Emanuela Loi (fra le prime donne poliziotto assegnate al servizio scorte), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Eddie Cosina e Claudio Traina.
Il sindaco Lidia Reale, l’amministrazione comunale e tutta la comunità di Basiglio intendono ricordare il loro impegno e coraggio nell’affrontare la mafia. "A 29 anni dalla strage, che determinò un positivo risveglio delle coscienze – commenta il sindaco Reale – l’esempio di Borsellino e della sua scorta, così come quello di Falcone sono ancora un monito rivolto a una società civile a volte troppo distratta e che tende a minimizzare quei comportamenti di insulto, intolleranza, aggressione (non necessariamente fisica) dei quali la ‘cultura’ criminale si alimenta".